Ebrea (1971)
Ebrea e la sua performance inizia nell’ottobre 1971 a Venezia, alla Galleria Barozzi.
Un’inusuale raccolta di oggetti-sculture introduce i segni ordinari della vita quotidiana. I loro titoli, incisi su targhe di metallo, manifestano la grave natura degli oggetti, simulando una provenienza umana: denti, pelle, capelli, ossa ebree.
Furio Colombo e Renato Barilli presentano la mostra di Mauri.
Opera tra opere, protagonista di una scena sacrale, una giovane ragazza si taglia i capelli, con i quali, sullo specchio posto su di un muro di fronte a lei, forma il simbolo della Stella di Davide. Lo stesso simbolo le è disegnato sul petto, la giovane è nuda, accanto ad un numero, il marchio della discriminazione razzista.
L’espressività artistica di queste opere cozza con la orrida realtà evocata.
Ebrea ha una esplicita e radicale caratterizzazione ideologica, con un forte accento posto sul versante negativo, non solo della Germania nazista, ma in gradazioni diverse, dell’intera cultura europea, che non reagì con forza né immediatezza, per motivi storici, ancora necessari di analisi, enigmatici, quasi accuratamente misteriosi. (Dora Aceto)
Data e luogo di esposizione (installazione e performance)
1971 – Galleria Barozzi, Venezia (performance)
– Galleria Acme Studio, Brescia (performance)
– Galleria La Steccata, Parma (performance)
– Galleria La Salita, Roma (performance)
1972 – Tra rivolta e rivoluzione. Immagine e progetto, Museo Civico, Bologna, a cura di Franco Solmi
1974 – Galleria Cenobio Visualità, Milano (performance)
– Ghenos Eros Thanatos, Galleria de’ Foscherari, Bologna, a cura di Alberto Boatto
– "...que bien resiste!": L'idea di resistenza nell'arte contemporanea europea, Villa Manzoni, Lecco (Ebrea [Sinossi])
1975 – Il corpo come linguaggio, Teatro Laboratorio, Napoli (performance)
1978 – Metafisica del quotidiano, Galleria Comunale d’Arte Moderna, Bologna, a cura di Franco Solmi
– Artist in Residence, Western Front Society, Vancouver, Canada (performance)
1981 – Linee della ricerca artistica in Italia 1960-1980, Palazzo delle Esposizioni, Roma, a cura di Nello Ponente (Finimenti in pelle ebrea)
1989 – Metessi, Galleria Lidia Carrieri, a cura di Gabriele Perretta
1991 – 60-90: Trent'anni di avanguardie romane, Palazzo dei Congressi, Roma, a cura di Laura Cherubini e Arnaldo Romani Brizzi (Saponi)
1992 – Studio Casoli, Milano (performance)
– Molteplici Culture, Convento di S. Egidio, Roma, a cura di Carolyn Christov Bakargiev (performance)
1993 – I punti cardinali dell’arte, XVL Biennale di Venezia, a cura di Achille Bonito Oliva (performance)
1994 – Retrospettiva Fabio Mauri. Opere e Azioni 1954-1994, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma, a cura di Carolyn Christov Bakargiev, sovrintendenza di Augusta Monferini (performance)
– Four Italian Masters of Contemporary Art, Smith’s Gallery, Londra
1995 – Trasparenze. Il Sogno del Cavallo, Cassano Senese, a cura di Giorgio Celli (Finimenti in pelle ebrea)
1996 – Jewish Works, Avivson Gallery, London
1997 – Festival dell’Orangerie, Ginevra, a cura di Marina Engel (performance)
– Retrospettiva Das Böse und das Schöne. Kunsthalle, Klagenfurt
1998 – 20 mostre a La Salita dal 1960 al 1978, Spazio per l'arte contemporanea Tor Bella Monaca, Roma, a cura di Daniela Lancioni
1999 – Collane e Perle della Galleria La Salita, Istituto Nazionale per la Grafica, Roma
2001 – Belvedere Italiano. Linee di tendenza dell’arte italiana dal 1945 al 2001, Castello Ujazdowskie - Centro per l’Arte Contemporanea, a cura di Achille Bonito Oliva
– I giochi e la storia, Ex convento di San Francesco in Giffoni, Valle Piana – SA, a cura di Giovanna Dalla Chiesa
– Voice, Image, Gesture, The Jewish Museum, New York (Armadietto)
2002 – Ipotesi di collezione, Macro - Museo d'Arte Contemporanea Roma (Sedia in pelle ebrea + Post progetto)
2003 – Retrospettiva L’Ecran Mental, Studio Nacional des Arts Contemporains, Le Fresnoy Lille, a cura di Dominique Paїni
2004 – Ori d’Artista. Il gioiello nell’arte Italiana 1900-2004, Museo del Corso, Roma
– Attraversare Genova. Percorsi e linguaggi del contemporaneo anni ’60-’70, Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova, a cura di Sandra Solimano
2005 – Fabio Mauri. Il Muro Occidentale o del Pianto. Ebrea, GAMeC - Teatro sociale, Bergamo
2007 – Il triangolo rosa, Centro Culturale Cappella Orsini, Roma, a cura di Roberto Lucifero
2008 – Theaters Of Memory: Art And The Holocaust, The Jewish Museum, New York (Armadietto)
2009 – Culture And Continuity: The Jewish Journey, The Jewish Museum, New York (Armadietto)
– Metessi 2: una storia in cerca di diversità impreviste, Palazzo Barnaba, Martina Franca, a cura di Gabriele Perretta (Sedia in pelle ebrea + post-progetto)
2012 – Fabio Mauri, THE END, Palazzo Reale, Milano, a cura di Francesca Alfano Miglietti
2013 – L'arte è un romanzo, Palazzo della Penna, Perugia, a cura di Luca Beatrice
– Visione Animale, Fortezza borbonica di Civitella, Civitella del Tronto, a cura di Giacinto di Pietrantonio (Finimenti in pelle ebrea)
2014 – Fabio Mauri, Fondaciòn PROA, Buenos Aires, a cura di Giacinto Di Pietrantonio (performance)
2015 – Fabio Mauri I WAS NOT NEW, Galleria Hauser&Wirth, New York, a cura di Olivier Renaud-Clément (performance)
2016 – Fabio Mauri Retrospettiva a luce solida, Museo MADRE, Napoli, a cura di Laura Cherubini e Andrea Viliani
– Fabio Mauri: Arte per legittima difesa, GAMeC, Bergamo, a cura di Giacinto di Pietrantonio (performance)
2018 – Fabio Mauri. With Out, Hauser & Wirth, New York, a cura di Olivier Renaud-Clément (performance)
2020 – Fabio Mauri. Solo, Museo del Novecento, Firenze, a cura di Giovanni Iovane, Sergio Risaliti (performance)
Ebrea 1971
Ebrea può essere un debito pagato oggi a un tempo oggi chiuso. Può darsi. Quando (1945) anch'io mi trovai di fronte al totale storico di un'operazione intellettuale fondata su un elaborato sistema di[...]
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