Cinema a luce solida (1968)
Cinema a luce solida , 1968, è un proiettore realizzato in plastica e neon. Una invenzione congeniale a le “Lampadine con i raggi solidificati” dei futuristi Depero e Balla.
L’artista materializza il concetto di proiezione, dando un corpo solido alla luce.
Questa convinzione parte dall’idea che tutte le componenti dell’esistenza siano reali, compreso il pensiero. La fisicità della proiezione è qualcosa che introduce plasticamente il successivo svolgimento dell’opera nella riflessione cinematica su lo Schermo e le Proiezioni. È la metafora di un sistema reale del rapporto tra mente e mondo, tra memoria delle cose e loro riconoscibilità ed evoluzione.(Dora Aceto)
Data e luogo di esposizione (Elementi vari)
1968 – Mana Art Market, Roma
– Il cinema a luce solida ,Galleria de Niebourg, Milano
1969 – – Fabio Mauri 1959-1969, Studio d’Arte Toninelli, Roma, a cura di Cesare Vivaldi
1976 – Galleria Toselli, Milano
– Galleria La Steccata, Parma
1987 – Sogno Italiano, Collezione Franchetti, Castello di Genazzano, Roma, a cura di Achille Bonito Oliva
1994 – Retrospettiva Fabio Mauri. Opere e Azioni 1954-1994, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma, a cura di Carolyn Christov Bakargiev, sovrintendenza di Augusta Monferini
1999 – Il popolo della notte illumina l’arte delle città, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma
2010 – Attraverso le collezioni II ‘Quadro scultura –scultura quadro’, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma
2011 – 1961-2011: dalle collezioni Gnam di Roma e Terrae Motus di Caserta, Reggia di Caserta, Paola Raffaella David, Maria Vittoria Marini Clarelli, Rita Camerlingo
2014 – Fabio Mauri, Fondaciòn PROA, Buenos Aires, a cura di Giacinto Di Pietrantonio
2016 – Fabio Mauri Retrospettiva a luce solida, Museo MADRE, Napoli, a cura di Laura Cherubini e Andrea Viliani
2018 - Fabio Mauri 1968-1978, Fondazione Malvina Menegaz, a cura di Laura Cherubini
2021 – Anton Giulio Bragaglia. L’archivio di un visionario, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma, a cura Claudia Palma con Elena Alexia Casagrande, Mario Gatti e Bianca Sofia Romaldi