X Quadriennale Nazionale d'Arte. La ricerca estetica dal 1960 al 1970
X Quadriennale Nazionale d'Arte. La ricerca estetica dal 1960 al 1970
Si cerca una nuova formula per la X Quadriennale. Viene abolito il meccanismo di accettazione delle opere: alla mostra partecipano solo gli artisti invitati. Viene soppresso l’ufficio vendite. Si decide di dare più spazio agli apparati didattici. Il clima del ‘68 porta all’eliminazione anche dei premi. Nonostante i tentativi di modernizzazione della rassegna, serpeggia nel mondo dell’arte un atteggiamento critico nei suoi confronti. Si concretizzano alcune iniziative espositive contrapposte, come la mostra "Prospettive 5" e una annunciata “anti-quadriennale”. Ma la variante più evidente riguarda l’articolazione della mostra. Non più un unico appuntamento, ma un programma di cinque mostre dal 1972 al 1977. La terza mostra "La ricerca estetica dal 1960 al 1970" a giudizio della critica riesce effettivamente a captare i fermenti del decennio appena trascorso: neodada, pop art, arte programmata, environment, happening, arte povera, comportamentismo. Il progetto di allestimento è di Costantino Dardi, con la collaborazione di Giancarlo Leoncilli e Ariella Zattera.